Certificare il sapere è un’esigenza tipica di un sistema sociale complesso, è ciò che si fa quando si tenta di qualificare una conoscenza o una competenza tra tante opzioni, facendo affidamento al giudizio di un individuo o di un ente opportunamente titolato a definire la qualità della suddetta capacità o conoscenza.
Questo è un bene quando chi rilascia un titolo è davvero in grado di farlo e quando chi lo riceve lo fa a compendio di una comunque necessaria ricerca personale.
Cosa accade invece quando il titolo, conseguito dopo un accumulo di sapere mnemonico si sostituisce alla conoscenza vera e all’intuizione?
Quando alla competenza sul campo si sostituisce la conoscenza teorica?
Cosa accade quando alla ricerca personale si sostituisce la fede in una ricerca fatta da altri, senza magari coglierne l’essenza e senza capirla o condividerla appieno?
Cosa accade quando il mero studio della materia è tanto importante per il riconoscimento che comporta, al punto di sostituire alla materia stessa un’immagine stereotipata della stessa?
La sapienza che scaturisce da un’elaborazione mentale condivisa e non dall’intuizione tipica di un’esperienza personale e profonda, è una catena d’oro che ci lega ad un mondo d’illusione e ci porta lontano da ciò che siamo.
Simone Moscato
