Oggi viviamo l’apparenza della partecipazione, della fruizione dell’arte, della didattica, della musica.
L’incontro con una band non è più una vibrazione che parte da una conoscenza magari su you tube e che poi però ci coinvolge dal vivo, ma un segnale a bassa definizione che ci intrattiene da un 14 pollici, l’arte è un’immagine scaricata e non una rivoluzione della vista stravolta da forme e colori, e addirittura la didattica che è per sua natura contatto, percezione raffinata, diventa un lavoro a distanza magari su skype.
Un click ci consente di avere accesso a cose, persone, senza mai incontrarle davvero, guardandole da lontano protetti da un velo di pixel.
Il web è una risorsa straordinaria, che sostituisce l’incontro reale dove davvero impossibilitato o il più delle volte (opzione auspicabile) lo veicola, senza trasformare invece la vita vissuta in una proiezione deformata.
Questo stesso post, questo sito, non sarebbero nulla se le parole che lo animano non fossero lo specchio di ciò che faccio, dico, insegno nelle lezioni e nei seminari.
Questo sito non sarebbe nulla se non entrasse in minima parte nel vissuto, suggerendo esperienze, creando occasioni, trasformando per quel che conta le cose.
Questo post non sarebbe nulla se toccasse solo le corde del buon senso, e non risuonasse nell’animo che davvero intuisce ed esperisce la vita.
Leggiamo di qualcuno e poi se possibile incontriamolo, lui o il suo pensiero attraverso seminari, concerti, dibattiti dal vivo con altre persone, in un gesto reale.
Ascoltiamo qualcuno e poi però viviamo la sua musica e le sue parole coinvolgendoci con le orecchie, gli occhi, il corpo tutto e le sensazioni che riusciamo a percepire.
Il web è un prolungamento della nostra sensibilità, un invito ad essere e a vivere, non un annichilimento dell’esperienza.
Oggi spesso si sta in tutto, ma non si entra davvero in niente…
Amici cari, forza!!!!
Simone Moscato
