La ricerca del dottor Masaru Emoto è tanto semplice quanto stupefacente, mostra come l’atteggiamento, l’intenzione, siano una forma vibratoria in grado di cambiare la struttura stessa della materia.
Tralasciando ora gli aspetti scientifici (nel dubbio che l’esperimento sia attendibile o meno), e fermandoci semplicemente su quello che giornalmente osserviamo come effetto della nostra musica su chi ci ascolta, mi chiedo e vi chiedo: oltre l’affermazione di sè, oltre il successo, oltre il riconoscimento professionale, artistico e commerciale, ci chiediamo mai davvero quale sia l’effetto che la nostra musica sortisce su gli altri?
Riusciamo mai a cogliere la natura più intima della musica? A sentire le ragioni profonde per cui un intervallo di note, una frequenza, un suono associato ad una parola possano essere così incredibilmente in grado di motivare, convincere, risollevare, allietare, entusiasmare, e perchè no, se Masaru Emoto avesse davvero ragione, cambiare la realtà fisica che ci circonda?!
E’ davvero solo…. Musica?.
Simone Moscato
