Prendo in prestito un brano di Tim Buckley, energia, intensità, morbidezza…
Un pezzo e un’interpretazione a mio avviso davvero uniche, una comunicazione di ciò che era che mi spinge a chiedermi
dove è il centro della voce? Nelle corde? Nella risonanza? Nell’essere apprezzati? Nell’apprezzare sé stessi? Nell’esprimerci?
Siamo in grado di “esserci” nonostante la nostra voce?..
Buon ascolto a tutti.
Simone
