Una scuola di musica non dovrebbe essere solo un luogo dove andare ad imparare a suonare uno strumento (cosa ampiamente fattibile con lezioni private), ma dove recarsi sopratutto per trovare un ambiente fertile capace di sviluppare la propria creatività.
Questo è davvero possibile solo se ogni insegnante non rimane una personalità didattica a se stante, ma diventa con il suo bagaglio di sapere ed esperienza parte di un dialogo aperto e continuo con i propri colleghi, un dialogo fatto di collaborazione, di confronto, e sopratutto di musica, un dialogo capace di creare una rete di imput e spunti a totale servizio dell’allievo.
Una scuola di musica è davvero un polo di sviluppo creativo se non si limita ad offrire lezioni di chitarra o batteria, ma genera contesti artistici, dove didattica, musica, divertimento e lavoro duro trasformano persone in musicisti, e non in semplici “suonatori di strumento”…
Grazie agli amici e colleghi del centro “Ottava”.
Simone Moscato