Nel mio immaginario Lostudiodelcanto è un luogo di confronto, fatto di contenuti e compartecipazione.
Sono quindi ben felice di ospitare un post di una giovane ma già bravissima insegnante, invitando chiunque abbia cose da dire a propormele, per valutare poi insieme l’opportunità di pubblicarle.
Simone Moscato
La Voce è nudità. È la nudità di cui mi vesto nell’atto più profondo del comunicare, un abito interiore che ho scelto e accettato come segno di riconoscimento. È il ponte che attraverso per aprire un varco all’esterno e permettere al mondo di sbirciarci dentro. Quindi la mia voce è un affare delicato…
C’è un cordone ombelicale che lega la mia Voce al mio mondo interiore e questa è una cosa che come insegnante vorrò sempre tenere bene in considerazione. Ci sono suoni che non amo ascoltare, voci che non si sposano ai miei gusti e alle mie inclinazioni, voci semplicemente lontane dal mio senso estetico e con le quali faccio fatica a relazionarmi. Quelle stesse Voci però sono l’abito, il ponte e il varco propri di quell’allievo che si rivolge all’insegnante per avere gli strumenti che rendano la sua Voce più vicina possibile al suo mondo interiore.
Essere un buon insegnante per me non è trasformarsi in un sarto e modificare il vestito, ma offrire ago e filo e insegnare a cucire.
Camilla Pintus